Si è deciso di parlare di un tema che in Italia è tornato in auge negli ultimi anni. Nucleare, favorevoli o contrari? Abbiamo raccolto diverse idee che adesso vi esporremmo.
Pro: Stefano Maria Meconi, opioninista.

Nucleare, sì!
Il dibattito del nucleare è sempre aperto; dopo Chernobyl, i finti ambientalisti cavalcarono l'onda della paura, sempre forte e convincente, e annullarono quel poco di moderno che l'energia italiana proponeva: il nucleare.
L'energia nucleare sfrutta la fissione per riscaldare l'acqua, che produce vapore: energia idroelettrica prodotta dalla fissione nucleare. E i rischi sono minimi, soprattutto perché la centrale ucraino/sovietica di Chernobyl apparteneva ad uno stato povero, che di certo non si occupava delle norme di sicurezza. Oggi la situazione è diversa, la sicurezza è pari, o di poco inferiore al 100% e sono in via di sperimentazione efficaci soluzioni per lo smaltimento delle poche scorie prodotte.
L'Italia ha bisogno del nucleare auto-prodotto, per riallinearsi alle energie pulite europee e non essere più schiava dei francesi; i cugini d'oltralpe, infatti, soddisfano il 75% del loro fabbisogno energetico con la fissione, mentre noi siamo schiavi dell'idroelettrica e della termoelettrica, e oltre a non considerare il nucleare, non consideriamo neanche le fonti rinnovabili. Il ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che avrebbe potuto impugnare la situazione e ridurre così il prezzo della bolletta energetica con un investimento di sicuro successo, ha preferito fare finta di aiutare il solare e l'eolico; i risultati? I francesi continuano ad arricchirsi con i soldi pagati dall'Italia per l'energia e noi siamo a rischio, poiché se saltano le loro centrali, salta l'energia in tutto il paese... c'è bisogno di ricordare il grande blackout del 28 settembre 2003? No, credo che tutti lo ricordino, lui e i disagi che provocò per un giorno intero. Quindi, cari italiani, cari lettori, NUCLEARE, SÌ!
Stefano Maria Meconi
Contro: Loroli, opinionista.

Si ripetono ormai da qualche mese le richieste insistenti da parte di alcuni uomini politici di ritornare al nucleare. Una proposta a mio parere ridicola: in un mondo dove per tutelare l'ambiente si stanno facendo grandi passi verso il solare/eolico, ritornare ad una forma di energia così inquinante è a dir poco deleterio. Ma esaminiamo da vicino i problemi dell'energia nucleare.
1) Si dice che l'energia nucleare costerebbe meno. Ma lo smaltimento delle scorie nucleari sarebbe una spesa immane, e questo non porterebbe certo risparmio (vedere punto 2). Inoltre la costruzioni di impianti, centrali e compagnia bella non gioverebbe certo ai conti pubblici.
2) Smaltimento delle scorie e quindi inquinamento: nessun paese è ancora riuscito a trovare un metodo efficiente per smaltire le scorie radioattive. Sono state fatte le proposte più assurde, come ''mandare le scorie su marte''. Ipotesi, oltre che ridicola, decisamente costosissima; stesso discorso varrebbe per eventuali bunker iper-sicuri come quelli costruiti in alcuni stati.
3) Il fatto che lo facciano gli altri stati non vuol dire nulla: noi siamo uno stato che certamente non dipende dalla Francia & co.
4) Infine, non dimentichiamo Cernobyl. Il pericolo di incidente c'è sempre, e un incidente nucleare ha conseguenze che si protraggono molto a lungo con effetti catastrofici.
Ecco perché sono contrario al nucleare, e perché penso che riutilizzare questa energia obsoleta e pericolosa sia, come ho già detto, deleterio.
Loroli
Si ringrazia Wikimedia Commons per le immagini.