18 febbraio 2008

Nucleare: Sì o no?


Si è deciso di parlare di un tema che in Italia è tornato in auge negli ultimi anni. Nucleare, favorevoli o contrari? Abbiamo raccolto diverse idee che adesso vi esporremmo.



Pro: Stefano Maria Meconi, opioninista.


Nucleare, sì!
Il dibattito del nucleare è sempre aperto; dopo Chernobyl, i finti ambientalisti cavalcarono l'onda della paura, sempre forte e convincente, e annullarono quel poco di moderno che l'energia italiana proponeva: il nucleare.
L'energia nucleare sfrutta la fissione per riscaldare l'acqua, che produce vapore: energia idroelettrica prodotta dalla fissione nucleare. E i rischi sono minimi, soprattutto perché la centrale ucraino/sovietica di Chernobyl apparteneva ad uno stato povero, che di certo non si occupava delle norme di sicurezza. Oggi la situazione è diversa, la sicurezza è pari, o di poco inferiore al 100% e sono in via di sperimentazione efficaci soluzioni per lo smaltimento delle poche scorie prodotte.
L'Italia ha bisogno del nucleare auto-prodotto, per riallinearsi alle energie pulite europee e non essere più schiava dei francesi; i cugini d'oltralpe, infatti, soddisfano il 75% del loro fabbisogno energetico con la fissione, mentre noi siamo schiavi dell'idroelettrica e della termoelettrica, e oltre a non considerare il nucleare, non consideriamo neanche le fonti rinnovabili. Il ministro dell'ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, che avrebbe potuto impugnare la situazione e ridurre così il prezzo della bolletta energetica con un investimento di sicuro successo, ha preferito fare finta di aiutare il solare e l'eolico; i risultati? I francesi continuano ad arricchirsi con i soldi pagati dall'Italia per l'energia e noi siamo a rischio, poiché se saltano le loro centrali, salta l'energia in tutto il paese... c'è bisogno di ricordare il grande blackout del 28 settembre 2003? No, credo che tutti lo ricordino, lui e i disagi che provocò per un giorno intero. Quindi, cari italiani, cari lettori, NUCLEARE, SÌ!

Stefano Maria Meconi

Contro: Loroli, opinionista.



Si ripetono ormai da qualche mese le richieste insistenti da parte di alcuni uomini politici di ritornare al nucleare. Una proposta a mio parere ridicola: in un mondo dove per tutelare l'ambiente si stanno facendo grandi passi verso il solare/eolico, ritornare ad una forma di energia così inquinante è a dir poco deleterio. Ma esaminiamo da vicino i problemi dell'energia nucleare.

1) Si dice che l'energia nucleare costerebbe meno. Ma lo smaltimento delle scorie nucleari sarebbe una spesa immane, e questo non porterebbe certo risparmio (vedere punto 2). Inoltre la costruzioni di impianti, centrali e compagnia bella non gioverebbe certo ai conti pubblici.

2) Smaltimento delle scorie e quindi inquinamento: nessun paese è ancora riuscito a trovare un metodo efficiente per smaltire le scorie radioattive. Sono state fatte le proposte più assurde, come ''mandare le scorie su marte''. Ipotesi, oltre che ridicola, decisamente costosissima; stesso discorso varrebbe per eventuali bunker iper-sicuri come quelli costruiti in alcuni stati.

3) Il fatto che lo facciano gli altri stati non vuol dire nulla: noi siamo uno stato che certamente non dipende dalla Francia & co.

4) Infine, non dimentichiamo Cernobyl. Il pericolo di incidente c'è sempre, e un incidente nucleare ha conseguenze che si protraggono molto a lungo con effetti catastrofici.

Ecco perché sono contrario al nucleare, e perché penso che riutilizzare questa energia obsoleta e pericolosa sia, come ho già detto, deleterio.

Loroli

Si ringrazia Wikimedia Commons per le immagini.


1 commento:

  1. Visto che si ritorna, con grande "forza", a parlare di nucleare, io ritorno a dire la mia, precisando che se nel passato ero anti-nucleare, ora, a certe condizioni "minimali", potrei anche non più esserlo, anzi.... Se per cortesia potete inoltrare questo mio messaggio ai fautori delle centrali nucleari ed in particolare a Chicco Testa e quanti altri, nella speranza che lo leggano, fareste cosa gradita.



    A parte il fatto che avrebbe senso parlare di nucleare solo se l´uranio fosse praticamente inesauribile, mentre dalle ultime notizie sembra che ce ne sia ben poco e che le sue scorte si esauriranno prima di quelle del petrolio, a parziale dimostrazione di questo, c´è anche l´incremento del prezzo dell´uranio arricchito che se nel 2000 era di circa 10 Dollari a libra ora supera i 100 Dollari.

    Anche "l´economicità" della produzione di energia elettrica tramite le centrali nucleari, sempre che si tenga conto di TUTTI i costi (tre cui il lo smaltimento delle scorie radioattive ed il “decommissioning”), è ancora tutta da dimostrare, come anche per quanto riguarda la sicurezza.


    Siccome in Italia da alcuni anni c´è il libero mercato dell´energia elettrica, e l´Enel non può produrre oltre il 50% dell´energia che si consuma (infatti ha dovuto "cedere" molte centrali di produzione per rientrare nei parametri), in queste condizioni, l´Enel non può costruire le centrali nucleari (anche se tra l´altro è l´unico a possederne la tecnologia), anche lo Stato non può, in quanto non può essere parte in causa, essendo responsabile della vigilanza sul rispetto della sicurezza, dell´ambiente e delle garanzie economiche.



    Pertanto a costruire le centrali, dovrebbero essere dei "privati" che si riuniscono in società; questa dovrebbe essere per i cittadini una discreta prima garanzia di serietà, in quanto delle persone fisiche dovrebbero impegnare i loro patrimoni personali per finanziare la costruzione delle centrali, con il rischio almeno teorico di perderli, ovviamente quando queste centrali daranno utili, nessuno contesterà che spetteranno ai finanziatori, i quali però, (noi ci dobbiamo fidare, ma siccome la fiducia è una cosa seria....) dovrebbero prima di tutto fare una piccola fideiussione (o se preferiscono un deposito cauzionale) piazzata possibilmente in Svizzera pari almeno al 10% del costo reale dell´opera; questa sarebbe una garanzia, per pagare almeno in parte gli eventuali danni (non si può mai sapere) o per il mancato rispetto di eventuali promesse; a fronte di questo sono certo che le eventuali opposizioni diminuirebbero drasticamente.


    Siccome ormai fior di ingegneri e fisici affermano (anzi spergiurano) che, usando le nuove tecnologie, le centrali nucleari sono estremamente sicure, ed io a questo punto, ne faccio un atto di fede, significa che queste, possono essere costruite ovunque, perché o sono sicure (quindi vale quanto prima) o non lo sono, allora non devono/possono essere costruite in nessun luogo.

    Inoltre se non si vuole rischiare una guerra tra campagne e città, e ed a eventuale ulteriore garanzia, le centrali dovrebbero essere costruite in prossimità (se possibile nel baricentro) dei luoghi di consumo prevalente di energia, cioè nelle aree ex industriali, ora dimesse e degradate delle città.

    In questo modo si otterrebbero diversi vantaggi, tra cui:


    1) Si ottimizzerebbero i rendimenti in quanto si ridurrebbero drasticamente le perdite di trasformazione e di trasporto dell´energia elettrica.

    2) Si ridurrebbero ulteriormente i costi non dovendo costruire mega-elettrodotti per il trasporto dell´energia elettrica.

    3) Quindi si avrebbe una drastica riduzione anche dei campi elettrici ed elettromagnetici

    4) Si eviterebbe l´occupazione/distruzione (contestata) di terreni agricoli non ancora compromessi dal punto di vista naturale/ambientale

    5) Si utilizzerebbero aree degradate e già compromesse dal punto di vista ambientale

    6) Ed inoltre utilizzando l´acqua di raffreddamento del "condensatore" per il teleriscaldamento, si risparmierebbe gas e gasolio per il riscaldamento delle case delle città con un ulteriore riduzione dell´inquinamento.

    7) Sarebbe poi opportuno (sempre perché la fiducia è una cosa seria) che individuati chiaramente i promotori/finanziatori ed i responsabili dei progetti, sia imposto ad un certo numero di questi, l´obbligo di dimora, assieme al proprio nucleo famigliare, nelle vicinanze della centrale (max 10 km).


    A queste condizioni via con il nucleare!!!


    Cordiali saluti


    Luciano DAVI´


    tel. 329 2152356

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